ESCLUSIVE

EMANUELA FANTOZZI, L’ARTE DI RECITARE

La nostra intervista Esclusiva alla brillante attrice Emanuela Fantozzi

Emanuela Fantozzi  , attrice poliedrica e brillante . Tanto teatro, ultimamente  ha partecipatp  della nuova saga del noto regista Mario Salieri  “la veggente di Casavatore ”,  Abbiamo fatto due chiacchiere con questa talentuosa artista per farci raccontare le novità e non solo quelle del suo percorso professionale.

Tre cose assolutamente importanti nella tua vita a cui non puoi rinunciare ?

“Le tre cose a cui non posso rinunciare nella mia vita sono, innanzitutto, l’indipendenza economica. Ho sempre avuto questa necessità sin da piccola; l’indipendenza economica mi consente di essere soddisfatta di me stessa e di avere la libertà di scegliere sia per me che per i miei figli. Fin da adolescente, a quindici anni, cercavo negozi in cui poter lavorare per guadagnare qualche soldo extra, anche se non avevo problemi economici e frequentavo la scuola. Questo rappresentava una grande soddisfazione personale. Un’altra passione fondamentale è quella per la recitazione, che ho coltivato sin dall’infanzia ma che ho messo da parte; ora è diventata un aspetto della mia vita a cui non posso rinunciare, poiché mi fa stare bene sia interiormente che esteriormente e illumina le mie giornate. Infine, non posso fare a meno degli abbracci delle persone che amo; essi mi offrono energia e alleviano la tristezza nei momenti difficili, contribuendo così a rendere più lunga e significativa la mia vita”.

 

Come nasce la tua passione per la recitazione   ?

“La mia passione per la recitazione ha avuto inizio sin da piccola, quando mio nonno, negli anni ’90, gestiva un campeggio a Fiuggi. In quell’occasione, il circo si presentò e chiese a mio nonno la possibilità di esibirsi. Mentre preparavano lo spettacolo, io li osservavo attentamente e mi chiesero se potessi aiutarli. Così indossai i costumi e collaborai alla realizzazione dello show; ci esibimmo per tre o quattro giorni. Quando il circo partì, mio nonno intratteneva gli ospiti con giochi dell’epoca come il salto con il sacco e le freccette, mentre si ascoltava il jukebox. A quel punto dissi a mio nonno che ero pronta e desideravo partecipare anche io allo spettacolo. Pertanto, durante l’estate, insieme ai miei cugini, misi in scena uno spettacolo che avevo scritto personalmente; loro impararono i costumi e così andammo in scena. È così che è nata la mia grande passione; credo che fin da piccola abbia cercato di colmare un vuoto che ancora oggi non riesco a definire, o forse si tratta di un bisogno di riempire la mia vita di emozioni e sensazioni, oltre a comprendere quelle degli altri. Ritengo pertanto che sia proprio per questo motivo che sia sbocciata la mia passione per la recitazione”.

Invece un ricordo professionale che porti sempre nel cuore ?

“Ci sono due ricordi significativi per me. Il primo risale a luglio, quando sono stata selezionata dal regista Mario Salieri per interpretare il ruolo di giornalista nella serie “La veggente di Casavatore”. Avere avuto questa opportunità mi ha fatto comprendere la mia capacità di immedesimarmi nel personaggio richiesto. Durante le riprese, lui mi ha fornito indicazioni che ho percepito immediatamente, e il risultato, come da lui affermato, è stato eccellente. Non lo ringrazierò mai abbastanza per questa straordinaria esperienza. Il secondo ricordo è legato alla recente conclusione dello spettacolo diretto da Renato Giordano, “Meo Patacca”, andato in scena al Teatro Tordinona di Roma. Egli è stato fantastico e meraviglioso; mi ha fatto capire come riuscissi a entrare nel personaggio, che era molto particolare, e ha inserito alcune battute poiché ha colto il mio lato comico che non pensavo di possedere”.

A proposito di Mario Salieri , ci racconti come nasce il progetto lavorativo con questo grande regista ?

“Ho appreso che Mario Salieri stava cercando attori per il suo nuovo film mentre mi trovavo su un set; un caro amico mi ha fornito il numero del suo assistente, che conoscevo già. Ho inviato delle foto e il mio curriculum, e dopo averli fatti visionare a Mario, ho ricevuto uno stralcio del copione da studiare, cosa che ho iniziato a leggere immediatamente. Così ho inviato il provino; dopo un paio di giorni ho saputo che eravamo in molti a concorrere per quel ruolo e nutrivo forti speranze in una conferma da parte di Salieri. Questa conferma è arrivata: sono stata scelta per interpretare il ruolo di giornalista di Monia Sardelli. Sono stata felicissima; è stato molto gratificante sin dall’inizio dell’intero percorso. Quando poi è arrivato il copione, mi sono resa conto dell’importanza del ruolo che avrei dovuto interpretare e affrontare con maggiore determinazione. Ero convinta di potercela fare e avevo una grande voglia di affrontare questa sfida; così mi sono messa subito a studiare attentamente il personaggio. Di solito leggo il copione 3-4 volte, lo trascrivo a mano e cerco poi di rendere mio il personaggio. Mi sono accorta che vi erano otto scene suddivise; in due giorni dovevo eseguire un monologo negli studi Videoomania con greenscreen, oltre ad altre scene con dialoghi e interviste. Ciò che mi ha colpito quando ho incontrato Salieri è stata la sua presenza: non solo fisica, ma anche la sua sicurezza e fermezza, caratteristiche fondamentali per me poiché infondono fiducia e non creano difficoltà. Ho trovato dentro di me una rassicurazione riguardo al lavoro che stavo per svolgere; lui ha trasferito in me questa tranquillità facendomi capire che sarei riuscita grazie a piccole indicazioni. Mi ha lasciato libera nel costruire il personaggio, aiutandomi a far emergere ulteriormente ciò che poteva essere Monia Sardelli. Lavorare con Mario ed essere scelta da lui rappresenta una svolta sia a livello professionale sia personale; insomma, interpretare questo tipo di ruolo in soli due giorni mi ha fatto comprendere che posso realizzare ciò che amo profondamente. Mario Salieri è una persona professionale, gentile, sicura, rassicurante e decisa, come tutta la sua troupe. È stato bello lavorare con loro e ho scoperto un lato di Mario durante la nostra prima riunione: è anche una persona simpatica e divertente. La soddisfazione più grande è arrivata dai complimenti sia da parte sua sia della sua troupe e dei colleghi di lavoro; questo per me è stato fondamentale ed importante”.

C’è un ruolo da attrice che vorresti un giorno interpretare ?

Non esiste un ruolo specifico che desidero interpretare; vorrei avere l’opportunità di esplorare tutti i personaggi. Questo rappresenterebbe per me un ulteriore modo di mettermi in gioco, approfondendo la mia conoscenza di me stessa e permettendomi di esprimere in modo più intenso le mie emozioni e sensazioni. Credo fermamente che l’empatia sia fondamentale in questo lavoro, ed è proprio per questo motivo che ho intrapreso questo percorso artistico.

Adesso a quele progetto lavorativo ti stai dedicando ?

“Ho diversi progetti in corso e auspico di ricevere non solo conferme, ma anche di poter avviare le attività il prima possibile.”

Nella tua professione hai un punto di riferimento?

“Si , la grande Julia Roberts “.

Se non avessi intrapreso questo percorso professionale oggi chi saresti?

“Probabilmente sarei diventato un architetto, poiché vi è una componente altamente creativa in questa professione, o forse avrei intrapreso la carriera di motivatore, come viene definito oggi, ossia aiutare le persone a comprendere che possono e devono credere in se stesse”.

Come ami trascorrere il mio tempo libero?

“Da premettere che sono una persona estremamente attiva, pertanto trovo difficile rimanere ferma. Infatti, percorro quotidianamente almeno dieci chilometri poiché amo trascorrere del tempo all’aperto e detesto gli spazi chiusi. Mi prendo cura di me stessa praticando pilates almeno tre volte a settimana, il che contribuisce al mio benessere fisico. Inoltre, mi dedico a massaggi, ai quali sono molto affezionata. Apprezzo la compagnia delle persone a cui voglio bene e che mi fanno sentire a mio agio. Nutro una grande passione per il bricolage, in quanto sono una persona creativa; infine, la sera prima di coricarmi leggo circa due o tre libri al mese”.

Da romana doc in cosa sei simile alla tua città?

“Sono splendente e chiassosa, se mi fanno arrabbiare non riesco a stare in silenzio e non la faccio certo passare liscia, cosi esce la mia cadenza romana; mi fermo a chiacchierare con tutti, faccio amicizia velocemente,ho un cuore aperto, sono creativa, amo il buon cibo e il vino e quando mi va sono un ottima cuoca. vorrei viaggiare continuamente ma sempre a Roma continuerei a vivere, dopo un po’ mi manca… Roma è la mia città da sempre per quanti difetti possa avere io la guardo e mi illumino,i racconti dei miei nonni, della sua trasformazione, appartengo a Roma,la mattina mi sveglio e non vedo l’ora di viverla”.

Per un appuntamento galante cosa adori indossare e quale intimo ?

“Sicuramente un abito, solitamente in pelle. I colori che preferisco sono nero bordeaux e verde bottiglia, per il resto direi che lascio spazio all’immaginazione”.

Se diciamo Amore cosa rispondi ?

” Diciamo che devo ancora capire se preferisco l’innamoramento all’amore…questa parte più matura e stabile del rapporto spesso fa cadere in quotidianità e ad una fine del corteggiamento, è certamente più sicura e avvolgente ma per chi vive come me di un continuo bisogno di emozioni spesso cade nella monotonia”.

Se diciamo Sesso cosa ripondi ?

“Fondamentale”

Ci racconti una “monellata” realizzata  ?

“io? Assolutamente. Sono una brava ragazza ihh (ride ndr)”.

Photo Credits: Ph Pi Am_  –  Ph Elvezia Fratangeli

 

 

 

 

 

 

 

 

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