Marcello, oggi nel tuo settore lavorativo sei un leader, ma ci racconti qual è stato il percorso per arrivare a questo risultato?
Beh, posso dire che il mio percorso è stato entusiasmante, un crescendo di emozioni dettate sempre da una gran voglia di fare. Sai, mi ha costantemente spinto quella fiamma che è l’ambizione. Ho iniziato circa 30 anni fa vendendo articoli monouso per Bar, e intanto mi aprivo ad altre esperienze sempre nel settore. Dopo una decina di anni, mi è stato proposto un ruolo di responsabilità nell’ambito del food nel Sud Italia e poi, 13 anni fa, il mio incontro con caffè Vergnano, in un momento in cui qui in Campania, era un brand praticamente sconosciuto. È stata una sfida per me, non senza rischi, però oggi sono un funzionario (Capo Area )in Campania, Abruzzo e Marche, oltre ad avere un mio deposito (quindi anche imprenditore ) col quale servo Avellino Benevento e Salerno.
Tu hai dichiarato che tutti possono, potenzialmente, “fare la differenza” nel proprio lavoro. Quali sono gli ingredienti indispensabili per arrivarci?
Sono la passione, la formazione e la costanza: i 3 ingredienti che fanno la differenza. La passione ti permette di lavorare superando i limiti, andando oltre, senza sentire il peso o la fatica; la formazione è fondamentale e cambia la vita e la prospettiva lavorativa. Io stesso, ancora oggi, continuo a seguire corsi di formazione e ne organizzo anche. La costanza poi, è indispensabile per ottenere risultati nel tempo, è un atteggiamento mentale che ti fa arrivare al successo!
Ma quanto conta l’ambizione, secondo te?
Come accennavo prima, io credo fermamente che l’ambizione sia una fiamma che deve restare sempre accesa. A volte, questa fiamma, può portarci anche fuoristrada eh, ma va bene lo stesso: ciascuna esperienza insegna qualcosa. E poi, ricordiamo che senza “osare” neppure si va da nessuna parte! Personalmente, la mia ambizione non mi fa sentire mai “arrivato”, sono in continuo fermento e ho costantemente esigenza di stimoli!
E quali peculiarità deve possedere un vero leader, secondo te?
Sicuramente deve essere disponibile al confronto, “fare” piuttosto che parlare, ed essere predisposto al cambiamento.
Sappiamo che hai anche depositato un interessante brevetto internazionale. Ce ne parli?
Dunque, proprio lo scorso Giugno ho ricevuto la concessione internazionale (dopo quella italiana e europea) di un brevetto che, in realtà, nasce circa 20 anni fa. Ricordo che leggevo su un giornale la notizia di una donna che si era sentita male bevendo dalla lattina di una famosa bevanda, perché conteneva tracce di urina di topo, pensa. Mi dissi che le lattine avevano un sistema di apertura che agevolava la caduta, nella bevanda, di polvere e batteri di qualunque sorta. Feci delle ricerche a riguardo, ma poi lasciai tutto in un cassetto per molto tempo, fino allo scorso anno quando, complice la pandemia e i relativi lockdown, ebbi modo di rispolverare quelle ricerche e di approfondire il tutto con uno studio legale e ingegneristico. Lessi che, nel frattempo, della questione si era interessato anche il Ministero della Salute, ma che non era stato realizzato ancora nulla a riguardo. Così, insieme ad un ingegnere ho iniziato a studiare e a brevettare quello che oggi si chiama HIGIENICMR20, che in pratica è un tappo igienizzante per tutti i tipi di lattine e di bevande, è biodegradabile, monouso, con all’interno un tamponcino imbevuto di un antibatterico alimentare che permette, appunto, di igienizzare la parte superiore della lattina dove poggiamo le labbra. Fatto ciò, si toglie il tappo e si beve. In questo momento sono intento ad organizzare la promozione del brevetto, e pensando di realizzarlo affinché si possa farlo uscire sul mercato, entro il primo semestre del 2022.
E per non farti mancare niente, hai recentemente pubblicato un libro “Barista di successo “. Come è nato questo progetto e a cosa ambisce?
Tutto nasce dalla mia smisurata passione per la formazione! Ho seguito numerosi corsi tenuti da coach illustri e, a un certo punto, ho avvertito la necessità di mettere a disposizione la mia lunga esperienza nel settore “caffetteria e bar”. Ho buttato giù questa sorta di manuale pratico, che segue passo dopo passo chi si approccia a questo lavoro. “Barista di successo” ha l’ambizione di inculcare la consapevolezza che oggi non basta più avere un buon prodotto per “riuscire”, ma è necessario creare e seguire un efficace e valido piano di marketing.
Chi dovrebbe leggere questo libro?
Il libro è chiaramente rivolto ai baristi, ma anche a tutti gli imprenditori che vogliono investire in qualunque settore del food. Precisiamo che il manuale è solo il primo passo di un percorso formativo che poi deve proseguire in aula, con dei corsi specifici e mirati.
Hai detto che la tua mente è in continuo fermento,. Ci puoi anticipare qualche altro tuo progetto, o sogno da realizzare?
Assolutamente sì, sono una persona che si nutre continuamente di nuove idee e progetti, sarà a causa del mio segno zodiacale dei Pesci, che pare sogni sempre!( ride, n.d.r.) Ovviamente, oggi ho l’esperienza giusta per asserire che una buona idea, da sola, non basta. Occorre un progetto serio e persone competenti che ti aiutino a svilupparlo. Ho naturalmente cassetti pieni di sogni: uno partirà a breve e riguarda un Free Magazine rivolto prevalentemente al canale Bar. E sì, ho anche un sogno più grande, ma di questo magari ne riparleremo più avanti…